Confluenza della pittura nell’arte orafa e nella ceramica

Dipingo da molto tempo, durante il quale, la mia pittura ha subito evoluzioni derivanti da una costante e continua ricerca.Tale ricerca ha acuito il desiderio di espandere la pittura non solo sulla tela, su legni, su carte semplici o con garze incollate e stuccate, ma anche su altri supporti più vivibili e personali. Infatti avevo già provato qualche sconfinamento creativo nell’ambito dell’oreficeria realizzando alcuni gioielli molto importanti. E’ stata una rivelazione, la pittura viveva un’altra dimensione: aria, luce, movimento, si fondevano dandole una nuova spazialità. Ovviamente tutto ciò è stato possibile solo alla perfetta simbiosi artistica con i maestri orafi “ Fabio e Giampiero VERNA” che vivono ed operano in  Pescara.

La loro cultura artistica nell’oreficeria è dotata di  grande perizia tecnica, da una forte tradizione e da una consolidata esperienza. In questa atmosfera, quindi, si sono inserite le nostre volontà  di fondere definitivamente il mondo pittorico, ispirato al deserto del Sahara, in gioielli artistici. Questo forte connubio artistico ha fatto sì che nel “Crogiolo” siano stati fusi veramente il nobile metallo e l’anima stessa del Sahara. Sono nati diversi gioielli impregnati di valori sahariani identificati nel “kamsa”, nei” graffiti rupestri”, nelle “oasi”, nei “frammenti di pensiero”, nei “volti tuareg” ecc. e realizzati come bracciali, anelli, collane, spille, orecchini, tutti in argento opportunamente trattati.I medesimi infine sono stati realizzati pure in ceramica con interventi in oro. Ho cercato in essi l’equilibrio nell’originalità e coerenza di stile, taluni sono delle autentiche sculture, forme esuberanti anche sensuali ed esotiche. Essi trasportano subito il pensiero verso il binomio gioiello-donna, quindi passione, amore, arte per esaltare la bellezza della donna che l’indossa.

Albino Moro