Le affinità artistiche

Il nuovo ciclo pittorico sul deserto con la sua sacralità, i suoi silenzi e i suoi colori.

Arte e ricerca dal 1960

La sua pennellata, il suo incedere pittorico, i suoi accostamenti chiaroscurali, appaiono come le parole di racconto che spesso si fa poesia, poi si fa favola, poi ancora colloquio con tutto ciò che viene “catturato” dalla sensibilità di Albino per subire la magia della trasfigurazione artistica. Albino Moro sostanzialmente si qualifica come artista capace di dare anima alle cose e ai pensieri della quotidianità umana. E in ciò sta la sua verità.

Romolo Liberati Avezzano 1981

La storia

Dal 1963 vive l’attività artistica abruzzese che a Pescara, in quel periodo, è molto intensa. Essa è legata alla presenza di personalità artistiche quali Elio Di Blasio, Franco Summa, Ettore Spalletti ed altri, ma anche per la vivace attività di varie gallerie d’arte. Il maestro Elio Di Blasio gli dimostrava spesso l’apprezzamento per le sue opere che premiò anche in vari concorsi. Ciò derivava forse da una linea di pensiero e di pittura abbastanza affine.

Le opere

“…Un artista come Brunori e la sua proposta di coniugazione originale di astrattismo e di cubismo ha avuto un peso nell’evoluzione nel linguaggio di Moro, Un artista come Santomaso deve aver indicato ad Albino la strada di ricerche sapienti, di campiture sempre più originali, stese sulla tela con inimitabile perizia…”

Ottaviano del Turco
nel 2005