Ore ed ore di contemplazione
e a sera non c’è alcun rimpianto
per tutte quelle ore perdute nel silenzio.
E’ l’infinita apertura del puramente possibile;
E’ l’indeterminato denso di futuro.
E’ sempre lì!
Un orizzonte infinito di sabbie
sei solo guardi luna e la mente va lontano.
Scendono a lambire il tuo camino
Granelli di sabbia che danno l’infinto.
La guardi stupito.
Mutevoli sensazioni ti avvincono.
La duna somiglia alla tua donna.
Le sinuose forme rifletti
e l’accarezzi con lo sguardo.
Un’atmosfera immobile è tutta attorno,
una dolcezza di vita manifesta:
L’azzurro del cielo sta parlando;
La duna s’è mossa in sommità spinta dal vento;
Segni di auto passate;
Veloce… una gazzella;
Il suo fascino è il mistero
Che a sua volta circonda l’uomo stesso.
Pareti rocciose, stratificate, forate.
Si ergono verticali possenti.
A ridosso piccole e grandi dune.
Attorno il grande Erg.
Amil indica la linea di sabbia all’orizzonte… ed esclama:
Pigiò…! Silenzio assoluto.
Ancora …Pigiò…! Il tempo passa.
Pigiò…! Ecco apparire una Peugeot.
(Non siamo più capaci di ascoltare il silenzio!)